05 ottobre 2006

Schedule / Orario

Even if it seems too soon, I have sketched a typical schedule for a session conducted by an operator; it also would be a great deal even if managed by two engineers. Schedule involves freights (outlined lines) and commuter trains (continuous lines), coming both from Pondèl and from Lillàz. The most fun will be managing waybills of the freight trains, while various passenger trains will cross CretàzCretàz, creating "nice" chaotic situations.
Potrebbe sembrare prematuro, ma ho già iniziato ad abbozzare l’orario tipico per una sessione condotta da un operatore, ma potrebbe essere divertente anche se gestita da due manovratori. Il materiale rotabile ordinario è composto da treni merci (linee tratteggiate) e da treni passeggeri (linee continue), provenienti sia da Pondèl sia da Lillàz. Il divertimento consisterà maggiormente nel gestire gli ordini di carico dei treni merci, mentre i vari treni passeggeri si incroceranno o attraverseranno la stazione di Cretàz creando “simpatiche” situazioni caotiche.


04 ottobre 2006

Turnout switches / Interruttori degli scambi (1)

I have finally reached the crucial point: the assembly of the PECO PL-13 switches below Electrofrog turnouts. Thanks to the experience done by my "FREMOhicani" friends, I experimented a new technique for switch positioning. As engineer, I well know that all things don't have endless life and that, sooner or later, I will have to face the problem to replace one of these switches, because contacts will oxidize or they’ll wear out. The second point is the stiffness of the system, I mean I want to avoid any bending of the steel rod during turnout operations. Starting from this requirements, just before summer, talking to a colleague about my hobby, he showed me an hook-and-loop type fastener strip better of those that are usually used in clothing. I decided therefore to try it, thanks to its high resistance both on the plan (x, y) and in its perpendicular direction (z), the “tear” direction. Cutting two rectangles and creating slots inside for the rods, I have fixed one part to the switch and the other half to the bottom side of the layout. Then, following literally the assembly instructions wisely written and illustrated by my friend Denny in his site
(
http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
I exactly placed the switch group in the middle of the turnout. Rods are made of stainless steel (diameter 1.5 mm). To avoid any problem of bending (and consequent partial or missed driving of the switch), I insert the rods inside copper pipes (inside diameter 1.6 mm), well lubricated with grease, and drilled wood blocks glued to layout. In first applications, due to the short length of the rod, I preferred to use a whole tube; for greater lengths, the rod will be driven only in limited lenght, those in which it risks to bend. Also, to guarantee the disassembly in case of substitutions, I split the rod in two parts soft soldered, so to keep an extremely rigid connection, but at the same time, with a normal welder, anyone can easily separate it. Here you can see the work done on first turnouts.
Finalmente sono arrivato al punto cruciale: l’installazione degli interruttori PECO PL-13 al di sotto degli scambi. Avendo fatto tesoro dell’esperienza dei miei amici “FREMOhicani”, ho sperimentato una nuova tecnica per il posizionamento dell’interruttore. Da buon ingegnere so bene che tutte le cose non hanno vita infinita e che, prima o poi, mi dovrò confrontare con il problema di sostituire uno di questi interruttori, vuoi perché si ossideranno i contatti, vuoi perché si usurerà. Il secondo punto che vorrei assolutamente rispettare è la rigidezza del sistema, cioè voglio evitare ogni problema di flessione dell’astina durante l’azionamento del comando. Partendo da questi presupposti, poco prima dell’estate, parlando del mio hobby con un collega, questi mi ha mostrato un pezzo di velcro (adesivo) a strappo un po’ più serio di quelli che abitualmente si utilizzano nell’abbigliamento. Ho deciso quindi di provarlo, grazie alla sua alta resistenza sia sul piano (x, y) che in direzione ad esso ortogonale (z), la direzione di “strappo”. Tagliando con un cutter due rettangoli di giuste dimensione e creando le asole al loro interno per l’asta di comando, ne ho fissato una metà all’interruttore e l’altra metà al piano inferiore del plastico. Seguendo poi, per filo e per segno, le indicazioni di montaggio dell’interruttore sapientemente scritte ed illustrate dal mio amico Denny nel suo sito
(
http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
ho posizionato il gruppo esattamente a metà corsa dell’asta dello scambio. Le astine sono realizzate con fili d’acciaio armonico di diametro 1.5 mm. Per evitare ogni problema di flessione (e conseguente parziale o mancato azionamento dell’interruttore) ho deciso di inserire le astine all’interno di tubetti in rame di diametro interno 1.6 mm, opportunamente lubrificati con grasso ed incernierati a blocchetti di legno. In questa soluzione, data la relativa lunghezza dell’astina, ho preferito utilizzare un tubetto intero; per lunghezze maggiori, l’astina sarà guidata solo in certi punti, quelli in cui rischia di flettere. Anche qui, per garantire lo smontaggio in caso di sostituzioni, ho preferito dividere l’astina in due parti e saldarle tra di loro, cosicché mantengano un collegamento estremamente rigido, ma al tempo stesso, con un normale saldatore a stagno, si possano facilmente separare. Ecco come si presenta il lavoro per i primi scambi elettrificati.