07 gennaio 2008

Depth of field / Profondità di campo

On the November 2007 issue of Model Railroader magazine I read about some software that can stack multiple images to create one with high "depth of field". Depth of field is important to focus subject at various distance from lens. With the recommended software (Helicon Focus, http://www.heliconsoft.com/) you can do this quickly and simply. The next image was elaborated by stacking (overlapping) 5 photos (jpg) taken with a camera fix on a tripod and focusing each time on a different subject (the fence, the train, the tree behind it, Arnaz distillery sign, Alpinaz factory sign). The effect is great.
Sul numero di novembre 2007 della rivista Model Railroader avevo letto di alcuni software che sono in grado di combinare più immagini per crearne una con notevole profondità di campo. Chi si intende un po' di fotografia sa che la profondità di campo è fondamentale per avere soggetti a distanze diverse dall'obbiettivo tutti a fuoco. Con il programma consigliato (Helicon Focus, http://www.heliconsoft.com/) è possibile fare ciò in maniera semplice e veloce. L'immagine seguente è stata ottenuta dalla sovrapposizione di 5 foto (jpg) scattate con macchina fotografica su cavalletto mettendo a fuoco ogni volta su un soggetto diverso (nell'ordine: la staccionata, l'elettromotrice, l'albero appena dietro, l'insegna della Distilleria Arnaz, l'insegna della Falegnameria Alpinaz). L'effetto direi è del tutto soddisfacente.

3 commenti:

Denny ha detto...

Mi domando, con le macchine SLR (Reflex digitali), come non sia possibile ottenere una buona profondità di campo semplicemente impostando un f (apertura del diaframma) molto alto.
Con la mia macchina Reflex tradizionale, ottendo un'ottima profondità impostando su f22...

Mario ha detto...

Dipende molto dalla distanza del soggetto e dallo zoom.
Generalmente, i teleobiettivi (focale > 50 mm) tendono ad avere poca profondità di campo, mentre i grandangolari (focale < 50 mm) ne hanno di più.
Nel mio caso, ho scattato con un obiettivo grandangolare (17-55 mm) così regolato:
- Focale: 35 mm (pari ad un 50 mm circa in analogico);
- Diaframma: 22 (il massimo);
- Tempo: circa 4 secondi;
- Flash: sì, posizionato ad ore 12 (verticale sulla scena);
- Distanza dal soggetto: circa 50 cm.
Nonostante l'elevato diaframma, i singoli fotogrammi non erano totalmente a fuoco, perchè volevo stare comunque vicino al soggetto. Così ho provato questo software e devo dire che non è male.

Anonimo ha detto...

Inoltre, le compatte digitali hanno un sensore più piccolo delle reflex, quindi a parità di angolo di campo hanno delle focali più corte. P.es. su una reflex digitale un obiettivo normale (45° di angolo di campo) sarà circa un 30mm, su una compatta sarà facilmente un 12mm.
Ovviamente i grandangoli saranno anch'essi proporzionalmente più corti.
Ecco perchè le compattine sono avvantaggiate nelle riprese dei plastici, oltre al fatto che le puoi appoggiare "dentro" la scena.
Quando appoggiate, il loro asse ottico sarà un paio di cm sopra al piano di appoggio (p.es. i binari), mentre una reflex, più grossa, avrà l'asse ottico almeno un cm più in alto; quindi una compatta appoggiata nella scena avrà un punto di vista più simile a quello di un preiseriano.

Pik