I have finally reached the crucial point: the assembly of the PECO PL-13 switches below Electrofrog turnouts. Thanks to the experience done by my "FREMOhicani" friends, I experimented a new technique for switch positioning. As engineer, I well know that all things don't have endless life and that, sooner or later, I will have to face the problem to replace one of these switches, because contacts will oxidize or they’ll wear out. The second point is the stiffness of the system, I mean I want to avoid any bending of the steel rod during turnout operations. Starting from this requirements, just before summer, talking to a colleague about my hobby, he showed me an hook-and-loop type fastener strip better of those that are usually used in clothing. I decided therefore to try it, thanks to its high resistance both on the plan (x, y) and in its perpendicular direction (z), the “tear” direction. Cutting two rectangles and creating slots inside for the rods, I have fixed one part to the switch and the other half to the bottom side of the layout. Then, following literally the assembly instructions wisely written and illustrated by my friend Denny in his site
(http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
I exactly placed the switch group in the middle of the turnout. Rods are made of stainless steel (diameter 1.5 mm). To avoid any problem of bending (and consequent partial or missed driving of the switch), I insert the rods inside copper pipes (inside diameter 1.6 mm), well lubricated with grease, and drilled wood blocks glued to layout. In first applications, due to the short length of the rod, I preferred to use a whole tube; for greater lengths, the rod will be driven only in limited lenght, those in which it risks to bend. Also, to guarantee the disassembly in case of substitutions, I split the rod in two parts soft soldered, so to keep an extremely rigid connection, but at the same time, with a normal welder, anyone can easily separate it. Here you can see the work done on first turnouts.
Finalmente sono arrivato al punto cruciale: l’installazione degli interruttori PECO PL-13 al di sotto degli scambi. Avendo fatto tesoro dell’esperienza dei miei amici “FREMOhicani”, ho sperimentato una nuova tecnica per il posizionamento dell’interruttore. Da buon ingegnere so bene che tutte le cose non hanno vita infinita e che, prima o poi, mi dovrò confrontare con il problema di sostituire uno di questi interruttori, vuoi perché si ossideranno i contatti, vuoi perché si usurerà. Il secondo punto che vorrei assolutamente rispettare è la rigidezza del sistema, cioè voglio evitare ogni problema di flessione dell’astina durante l’azionamento del comando. Partendo da questi presupposti, poco prima dell’estate, parlando del mio hobby con un collega, questi mi ha mostrato un pezzo di velcro (adesivo) a strappo un po’ più serio di quelli che abitualmente si utilizzano nell’abbigliamento. Ho deciso quindi di provarlo, grazie alla sua alta resistenza sia sul piano (x, y) che in direzione ad esso ortogonale (z), la direzione di “strappo”. Tagliando con un cutter due rettangoli di giuste dimensione e creando le asole al loro interno per l’asta di comando, ne ho fissato una metà all’interruttore e l’altra metà al piano inferiore del plastico. Seguendo poi, per filo e per segno, le indicazioni di montaggio dell’interruttore sapientemente scritte ed illustrate dal mio amico Denny nel suo sito
(http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
ho posizionato il gruppo esattamente a metà corsa dell’asta dello scambio. Le astine sono realizzate con fili d’acciaio armonico di diametro 1.5 mm. Per evitare ogni problema di flessione (e conseguente parziale o mancato azionamento dell’interruttore) ho deciso di inserire le astine all’interno di tubetti in rame di diametro interno 1.6 mm, opportunamente lubrificati con grasso ed incernierati a blocchetti di legno. In questa soluzione, data la relativa lunghezza dell’astina, ho preferito utilizzare un tubetto intero; per lunghezze maggiori, l’astina sarà guidata solo in certi punti, quelli in cui rischia di flettere. Anche qui, per garantire lo smontaggio in caso di sostituzioni, ho preferito dividere l’astina in due parti e saldarle tra di loro, cosicché mantengano un collegamento estremamente rigido, ma al tempo stesso, con un normale saldatore a stagno, si possano facilmente separare. Ecco come si presenta il lavoro per i primi scambi elettrificati.
(http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
I exactly placed the switch group in the middle of the turnout. Rods are made of stainless steel (diameter 1.5 mm). To avoid any problem of bending (and consequent partial or missed driving of the switch), I insert the rods inside copper pipes (inside diameter 1.6 mm), well lubricated with grease, and drilled wood blocks glued to layout. In first applications, due to the short length of the rod, I preferred to use a whole tube; for greater lengths, the rod will be driven only in limited lenght, those in which it risks to bend. Also, to guarantee the disassembly in case of substitutions, I split the rod in two parts soft soldered, so to keep an extremely rigid connection, but at the same time, with a normal welder, anyone can easily separate it. Here you can see the work done on first turnouts.
Finalmente sono arrivato al punto cruciale: l’installazione degli interruttori PECO PL-13 al di sotto degli scambi. Avendo fatto tesoro dell’esperienza dei miei amici “FREMOhicani”, ho sperimentato una nuova tecnica per il posizionamento dell’interruttore. Da buon ingegnere so bene che tutte le cose non hanno vita infinita e che, prima o poi, mi dovrò confrontare con il problema di sostituire uno di questi interruttori, vuoi perché si ossideranno i contatti, vuoi perché si usurerà. Il secondo punto che vorrei assolutamente rispettare è la rigidezza del sistema, cioè voglio evitare ogni problema di flessione dell’astina durante l’azionamento del comando. Partendo da questi presupposti, poco prima dell’estate, parlando del mio hobby con un collega, questi mi ha mostrato un pezzo di velcro (adesivo) a strappo un po’ più serio di quelli che abitualmente si utilizzano nell’abbigliamento. Ho deciso quindi di provarlo, grazie alla sua alta resistenza sia sul piano (x, y) che in direzione ad esso ortogonale (z), la direzione di “strappo”. Tagliando con un cutter due rettangoli di giuste dimensione e creando le asole al loro interno per l’asta di comando, ne ho fissato una metà all’interruttore e l’altra metà al piano inferiore del plastico. Seguendo poi, per filo e per segno, le indicazioni di montaggio dell’interruttore sapientemente scritte ed illustrate dal mio amico Denny nel suo sito
(http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello/tips_tricks/deviatoi.html)
ho posizionato il gruppo esattamente a metà corsa dell’asta dello scambio. Le astine sono realizzate con fili d’acciaio armonico di diametro 1.5 mm. Per evitare ogni problema di flessione (e conseguente parziale o mancato azionamento dell’interruttore) ho deciso di inserire le astine all’interno di tubetti in rame di diametro interno 1.6 mm, opportunamente lubrificati con grasso ed incernierati a blocchetti di legno. In questa soluzione, data la relativa lunghezza dell’astina, ho preferito utilizzare un tubetto intero; per lunghezze maggiori, l’astina sarà guidata solo in certi punti, quelli in cui rischia di flettere. Anche qui, per garantire lo smontaggio in caso di sostituzioni, ho preferito dividere l’astina in due parti e saldarle tra di loro, cosicché mantengano un collegamento estremamente rigido, ma al tempo stesso, con un normale saldatore a stagno, si possano facilmente separare. Ecco come si presenta il lavoro per i primi scambi elettrificati.
2 commenti:
Ciao, sono Paolo Salvatore, ri-neo socio ASN e plasticista in fieri. Una delle cose che mi preoccupa di più è questa maledetta polarizzazione del cuore degli scambi Peco (che suppongo valga per i large radius come per gli small radius). Ho visto che hai usato interruttori Peco PL13, diversi - e probabilmente anche più costosi - da quelli di Denny. Perché? Seconda domanda: il buco nel piano del legno (più che un buco magari è un’asola: vedere a tale proposito le foto di Denny che si trovano qui http://kopfbergbahn.calogero.org/popUpPics.php?file=/images/modello/costruzione/tips_tricks/deviatoi/IMGP4183.jpg e qui http://kopfbergbahn.calogero.org/popUpPics.php?file=/images/modello/costruzione/tips_tricks/deviatoi/IMGP4184.jpg ) in corrispondenza del comando del deviatoio presumo vada fatto con la massima precisione. Nelle foto del modulo di Cretaz scattate con binari e scambi già incollati sul sughero (ma prima di posizionare gli interruttori e le aste di comando), tuttavia, non riesco a scorgere nessuna “asola” in corrispondenza dei comandi dei deviatoi. Mi sapresti indicare la procedura per praticare esattamente questo foro nel piano del legno? Lo fai prima di incollare sughero e scambi (ma a quel punto la corrispondenza fra asola e comando del deviatoio potrebbe essere un problema) oppure lo pratichi dopo (ma in questo caso non rischi di danneggiare il comando, presumo delicato, dello scambio)?
Grazie della tua attenzione e a presto.
Paolo
Ciao Paolo,
rispondo con un po' di ritardo alle tue domande.
1) Più che "maledetta", l'alimentazione del cuore degli scambi utilizzando un interruttore addizionale è "obbligatoria", se si vogliono evitare impuntamenti a basse velocità. Gli interruttori che uso io (Peco PL-13) sono gli stessi che aveva già utilizzato Denny sulla ormai defunta Kopfbergbahn; poi, dopo essersi accorto che non erano proprio il massimo in termini di affidabilità nel tempo, ha cercato vie alternative ed infine è passato ai microswitch. Io, che sono ancora all'inizio (in senso temporale) della costruzione, non ho ancora riscontrato problemi: se nel futuro si verificheranno, in onore alla funzionalità, non esiterò a sostituire i Peco!
2) Le asole ci sono anche sul mio plastico, solo che poi sono state ridotte con l'aggiunta della massicciata. Se fatte bene, esse rimangono sotto all'asta di comando del deviatoio. Per la sua realizzazione, semplicemente, una volta posati i binari ed i deviatoi (ma non ancora incollati), con un pennarello a punta fine si disegna sul piano (sughero) il percorso che fa il foro dell'asta di comando durante l'azionamento, quindi una piccola linea retta lunga 2-3 mm. Dopodiché, tolto il deviatoio, si pratica l'asola con una punta adeguata (3-4 mm); lo stesso dicasi per il filo che va al cuore dello scambio.
Ciao
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